sabato 12 giugno 2010

Esaurimenti/cambi di programma

Che tutto sia iniziato per un esaurimento nervoso sembra ormai scontato, che le sue conseguenze sarebbero state così radicali sinceramente non se lo aspettava nessuno. Fatto sta che da tempo XXXXXX XXXXXXXX non svolgeva più il suo compito come una volta. Impiegato presso la redazione di un giornale da diversi mesi, XXXXXX XXXXXXXXX, curava diverse rubriche tra le quali quella sulla gastronomia, sull’ambiente, sull’economia, sulle nuove tecnologie. Era inoltre il corrispondente da Londra e colui che rispondeva alle lettere dei lettori. Per ognuno di questi incarichi XXXXXX XXXXXXXXX usava un nome diverso e mai quello suo vero. Era Giovanni Altonati quando parlava di gastronomia, Filippo Natali quando si occupava di ambiente, Valerio Jurgen quando spiegava l’economia, Mattia Ciccone se stava parlando di nuove tecnologia, se invece fingeva di essere il corrispondente da Londra allora si faceva chiamare Ermanno Mastrocinque, quando rispondeva alle lettere dei lettori aveva il permesso di firmarsi Il direttore. Il tutto senza mai uscire dalla sede della redazione. Da un po’ di tempo, si diceva poco fa, il nostro detonatore, per motivi che analizzeremo volutamente di striscio perché non è di nostra competenza, aveva iniziato a dare segnali di insofferenza. È difficile stabilire quale fosse, se mai ce ne sia stata una in particolare, la causa che lo portò a quella specie di crollo emotivo che culminò nel giro di pochi giorni con la decisione che poi prese. Secondo una scuola di pensiero furono soprattutto le lettere dei lettori a scatenare in lui il conflitto interiore. Grazie a tutto il materiale che ci è giunto abbiamo avuto la possibilità di visionare l’esatto momento in cui la ragazza della redazione passò a XXXXXX XXXXXXXXX la lettera del lettore che era stata scelta per quel giorno.

Gentile direttore,

Mi chiamo Bruno Tiboni e le scrivo per esporle un problema che riguarda direttamente la mia persona. La prego mi aiuti perché sono disperato, in fondo quello di cui ho bisogno è solo qualche parola di conforto. Ho sessantasei anni e sono pensionato, circa due anni fa mia moglie dopo trent’anni di matrimonio e quattro figli ha deciso di andarsene di casa. Da allora la mia vita non è più la stessa, ancora oggi non me ne sono fatta una ragione. L’unica cosa che allevia il mio dolore è l’amore dei miei quattro figli, tutti lavoratori e con una famiglia loro, ma quando non ci sono la tristezza prende subito il sopravvento e allora per distrarmi vado a fare delle lunghe camminate. Camminando la mia testa si svuota e non pensa che per me è ormai finita che sono vecchio e che morirò da solo.

Bruno Tiboni

Vaffanculo, ma cos’è questo, uno scherzo? Pensò, forse ad alta voce, XXXXXXX XXXXXXXXXX. Ma sì non può che essere uno scherzo. Si convinse anche ridendo, un po’ forzatamente secondo alcuni. Prese il telefono e chiamò il numero interno del caporedattore. Dopo tre squilli una voce disse:

-Sì dimmi tutto?-

-Cos’è avete voglia di farmi perdere tempo? Da quand’è che siamo diventati una specie di redazione di crocerossine?-

-Ma chi parla?-

-Sono la tua coscienza. Senti ho capito che ogni scusa è buona per far venire da te la nuova ragazza di redazione-

-Hai visto oggi che culetto che le esce fuori con quella gonna-

-Certo che l’ho visto. Apprezzo il regalo nel averla fatta venire fino qui e apprezzo anche lo scherzo della lettera del pensionato triste, ma come si dice lo scherzo è bello quando dura poco, dov’è quindi la vera lettera?-

-Guarda che non è uno scherzo, devi rispondere a quella lettera. Il direttore dice che bisogna rispondere a quella lettera a tutti i costi-

-Anche a costo di sputtanarci? Dove arriveremo con le marchette? Chi è questo signore?-

-Tu fai quello che ti chiedono-

-Agli ordini- fece per abbassare il ricevitore e lo riportò subito alla bocca –La tua bella ragazza redazione sta facendo la cretina con quel cretino di Liberato-

-Chi?-

-Liberato, quello dell’impresa di pulizie-

-Io gli faccio perdere la gara d’appalto a quelli, così a lui se lo inculano e al posto loro mettiamo una bella impresa di femmine in calore-

-E se alla ragazza-redazione piacessero le donne?-

-Ma dove le trovi certe idee? Le lesbicacce sono solo donne che non hanno provato il biscotto giusto-

-Sei un maestro filosofo, poeta, di vita-

-Rispondi a quella lettera. È importante-

E XXXXXX XXXXXXXX rispose alla lettera in cinque minuti, aprì la porta della sua stanza, chiamò la ragazza-redazione e gli fece il segno di andare da lui. Lei salutò Liberato e si diresse nella stanza.

-Porta questa da Marco. È la risposta alla lettera che mi hai portato prima-

-Va bene XXXXXXX. Dov’è la lettera vera e propria?-

-Eccola qui. Non stare troppo attaccata a quel Liberato, fagli meritare i soldi che percepisce ogni mese. Non vorrai che tutti i suoi colleghi di lavoro arrivino ad odiarlo perché tocca a loro sbrigare le faccende che spetterebbero a lui?-

-No di certo-

-Bene. Adesso vai-

sabato 24 aprile 2010

Il più recente e attendibile studio su Gesù

Siamo qui per mettervi al corrente della scoperta che abbiamo fatto. Dopo anni di studi e ricerche sul campo qualcosa abbiamo capito.

Per prima cosa siamo andati a cercare qualcuno che corrispondesse a... alla descrizione che abbiamo di lui. Ne abbiamo trovati quattro. Nel senso che quattro predicatori...Oddio è difficile. Vedete in quel tempo, cavolo ci sono cascato, a quei tempi di gente come Gesù ce n'era perecchia. Erano tutti un po' predicatori, filosofi, sciroccati. Non sto scherzando. Quattro predicatori, abbiamo scovato, che sono morti crocefissi per aver detto o fatto qualcosa di... strano. Non solo quei quattro predicatori però, ma tanti altri, avevano quella che oggi chiameremo sdoppiamento della personalità. E non solo i predicatori ce l'avevano. Non è una cosa inventata oggi. Di questi quattro però solo uno finì sulla croce perché la folla decise per l'altro, Barabba. Giocarono sulle loro teste per la croce di uno di loro, testa o croce, e lo condannarono a morte. Ma lui, Gesù, non era nessuno. Era solo un pazzo che ora si credeva Dio ora tornava in sé e si vedeva per quello che era: un uomo. I miracoli? Tutta una cosa organizzata. La resurrezione di Lazzaro? Una botta di culo. Tutta lì se l'è bruciata probabilmente la sua dose personale di fortuna. E al testa o croce finale, infatti... Decine di volte aveva provato a far resuscitare un morto, mai che ci fosse riuscito. Poi alla fine gli capita un caso di catalessi e tutti a dire, incredibile, miracolo. La moltiplicazione del pane e dei pesci, un trucco. E aveva anche, lo abbiamo visto con i nostri occhi, la complicità di alcuni ma i più erano spettatori ignari. Ha inventato l'happening. Chi gli dava una mano erano per lo più i suoi amici discepoli. Lo abbiamo anche filmato mentre parlava con loro e con la gente. Alla fine non diceva niente di che, il più delle volte erano frasi sconnesse, sensa senso. Lo stesso Padre Nostro alla fine rivela questo suo sdoppiamento della personalità. Questo dire e non dire, tipico di chi ha capito qualcosa di fondamentale ma non sa spiegarlo senza mettersi nei pasticci. Era un buon oratore e una testa matta. Ma forse siamo noi che abbiamo visto tutta un'altra cosa. Forse non abbiamo scoperto niente, forse quello che abbiamo visto è stato architettato perche lo raccontassimo così. In fin dei conti nessuno ha mai dubitato dei suoi miracoli e delle sue parole. Nessuno che abbai mai detto, ai suoi tempi dico, hei ci stai fregando, ho visto l'asso nascosto sotto la tunica. Forse siamo noi che non vogliamo credere. Volevamo solo capire e quello che abbiamo capito, o che abbiamo voluto capire, è che Gesù aveva grossi problemi di autocontrollo, usciva ed entrava dal personaggio di Dio in continuazione. Jekyll e Hyde. Con la Maddalena, soprattutto l'ultimo periodo, si vedeva parecchio e lontano da occhi indiscreti. Ma questo non significa niente. Potevano parlare e basta. Se ci sono stati dei figli di Gesù, sinceramente, ancora non lo appuriamo. Questo sarà l'obiettivo della prossima ricerca. Perché non è escluso che abbia avuto anche altre donne. Lo sciroccato affascina da sempre.
Noi però nutriamo dei dubbi su questa eventualità che Gesù possa aver sparso in giro il suo seme, che ci fossero in giro dei figli di Gesù.
-Spiegaci perché-
Dai. Non lo hai capito?
-Veramente...-
Lasciate che i bambini vengano a me...
-Pazzesco...-

domenica 14 marzo 2010

Deodoranti miracolosi

Grazie a noi già un milione di persone hanno smesso di lavarsi guadagnando così tempo prezioso da dedicare agli affari, ai rapporti sociali, al volontariato. Con il nuovo deodorante Nosmelly con una sola spruzzata potete dire addio alle varie tolette per un mese. Avete capito bene un mese. Il prodotto è acquistabile solo telefonando al numero che appare in questo spot. Diffidate dalle imitazioni. Ordinando oggi un flacone di Nosmelly riceverete in omaggio una cyclette per testare il profumo.