giovedì 18 settembre 2008

Il rompiballe

Quel tipo, questo mio paziente, non riusciva a smettere di importunare le donne, era una cosa veramente curiosa, era normale, sai che vuol dire?, fino a quando non incrociava il suo sguardo con quello di una donna. Le poteva vedere bastava solo che loro non guardassero lui. Per esempio, se si trovava a fare la fila per pagare una bolletta e allo sportello c’era un’impiegata, l’impiegata lo guardava per dirgli, buongiorno, cosa posso fare per lei?, che lui subito non capiva più niente e iniziava a corteggiarla spudoratamente fregandosene della fila dietro di lui che protestava. Una volta, ecco perché ti ho fatto l’esempio della fila agli sportelli, un vecchio dietro di lui è morto, è arrivata l’ambulanza, tutta la gente preoccupata, la calca, non fate la calca, lasciatelo respirare dicevano quelli anche se sapevano benissimo che il vecchio era già morto, e lui, il mio paziente, che non si era accorto di niente tant’era impegnato a rompere le palle all’impiegata. Questo soggetto, te lo ripeto, aveva una vita normale, era sposato, aveva dei figli e un lavoro, gli partiva la brocca solo se qualcuna lo guardava. Ed era di bocca buona, dalle ragazzine alle tardone, grazie a dio lasciava perdere vecchie e bambine, quindi non c’era pericolo se una bimba si era persa o se una vecchietta doveva, che ne so, attraversare la strada o farsi portare le buste della spesa. Se stava al bar, stessa cosa, iniziava ad abbordare la barista o la cassiera. Il peggio accadeva se una donna, ad esempio, per strada lo guardava magari perché lo aveva confuso per un altro. Per lui era un richiamo sessuale.
All’inizio, ti dirò, era pure divertente, un caso simile non mi era mai capitato, e sai benissimo che me ne sono capitati di peggio, infatti, perché ti sto parlando di questo caso? Com’era partito il discorso? Vabè, fatto sta che questo mio paziente dopo un po’ ha iniziato a non avere più sotto controllo la situazione, sai che faceva, iniziava a guardare insistentemente qualcuna finché lei, sentendosi chiaramente osservata, non gli rivolgeva uno sguardo, e da lì, tu puoi immaginare benissimo come andava a finire. Fissava sempre due o tre tipi di donna, quella appariscente, quella insignificante, e quella che, secondo lui, nascondeva qualcosa, non proprio una donna misteriosa, che cavolo significa poi?, e poi in fin dei conti le donne sono tutte misteriose, chi più chi meno, diciamo una donna che, sempre secondo lui, nascondesse una qualche qualità inaspettata. Qui lui, quando è stato anche interrogato dalle forze dell’ordine, ha sempre parlato di qualità in senso vago, senza fare illusioni solamente sessuali. Non parlava solo di maghe dei pompini che mai ti aspetteresti, ma anche di donne bravissime a cucinare o a scrivere poesie. Se, nella sua mente, si trovava di fronte ad una donna di questo tipo, iniziava a fissarla immaginandosi quale poteva essere questa sua qualità che mai ti aspetteresti, e iniziava a fare una lista di opzioni, sempre fissandola, anzi più la fissava, la osservava da cima a fondo, e più scopriva particolari che gli suggerivano un’altra opzione, divoratrice di libri, pittrice, fantina, conoscitrice di cocktail, campionessa di playstation, proprietaria di una vigna, attrice di teatro off. I casini sono iniziati a succedere anche perché molte delle donne che avvicinava erano impegnate sentimentalmente, e infatti più di una volta è spuntato fuori l’uomo di lei. Senza contare che il mio paziente era sposato con tre figli e che la sua testa peggiorava giorno dopo giorno. Adesso è rinchiuso in un ospedale psichiatrico in attesa del processo. Lo accusano in fin dei conti di aver importunato circa 3000 poverette, di disturbo della quiete pubblica, interruzione di servizio pubblico, rissa aggravata, vilipendio a non mi ricordo più che cosa, offesa al senso del pudore, distruzione di un edificio privato, incendio doloso di una fontanella, quante cazzate.