domenica 21 dicembre 2008

L'interrogatorio

GIP: -Prego. Ragazzi lasciatelo a me. Prego si accomodi-
UOMO: -Grazie-
GIP: -Allora, lo sa perché si trova qui?-
UOMO: -Credo di saperlo-
POLIZIOTTO: -E dai confessa quello che stavi facendo-
GIP: -Lascia stare, ancora non è il momento-
UOMO: -Non ho niente da confessare, c’è stato un malinteso. Mi avete trascinato fin qui con la forza-
POLIZIOTTO 2: -Hai qualcosa da ridire in proposito?-
UOMO: -Conosco i miei diritti-
GIP: -Allora, cerchiamo di non perdere la calma. Un malinteso-
POLIZIOTTO: -È quello che dicono tutti-
UOMO: -Tutti gli innocenti. La calma la perdono facilmente i suoi uomini, piuttosto-
GIP: -Allora di cosa viene accusato?-
UOMO: -Credo cospirazione-
GIP: -Cospirazione, che brutta parola-
UOMO: -Io non sapevo neanche che cosa significasse prima di poco fa-
POLIZIOTTO 2: -Stento a crederlo-
GIP: -Per favore. Insomma, che cosa è successo?-
UOMO: -Stavo guardando il telegiornale sul divano, quando improvvisamente è comparso un tizio sul televisore che mi ha detto che ero, appunto, accusato di cospirazione nei confronti del Primo Ministro, roba da non credere…
GIP: -È un’accusa molto grave-
UOMO –Grave ma infondata, vede il tizio in televisione mi diceva che io avrei minacciato di morte il Primo Ministro Gianni Nepoti. Il punto è che io non stavo parlando con il televisore ma con il mio gatto-
GIP: -Si spieghi meglio-
UOMO: -Io neanche la stavo guardando più la televisione, no, perché da un po’ avevo notato che il gatto cercava di salire sulla tavola che non avevo ancora sparecchiato-
GIP: -Dove si trova la sala da pranzo-
UOMO: -C’ero dentro, e il televisore si trova esattamente tra il divano e la tavola dove mangio-
GIP: -E questo gatto…-
POLIZIOTTO 2: -Ma a chi vuoi raccontarla?-
UOMO: -Ci sono le telecamere. Non le avete fatte controllare? Il gatto mi guardava di tanto in tanto per vedere se avevo capito le sue intenzioni. Ho fatto finta di distrarmi è saltato sul tavolo e a quel punto-
GIP: -Ha urlato “Lo sapevo che finiva così. Ti ucciderò prima o poi”-
UOMO: -Esattamente-
SQUILLO DEL TELEFONO
GIP risponde: -Va bene. Ok?- mette giù il ricevitore –Per me può andare, ci scusi per il malinteso. Ah, al telefono era l’ENPA: vuole che la interroghi per quelle minacce di morte al suo gatto. Non esca dalla città e rimanga disponibile-